Settimana di prudenza sulla Borsa Italiana

Il Ftse Mib disegna una doji candle interlocutoria che chiude la prima settimana negativa dopo 6 ottave consecutive in rialzo. Venerdì è stata una seduta interlocutoria in attesa del giudizio sull’Italia dell’agenzia Standard & Poor’s che ha lasciato invariato il rating sul debito sovrano, al livello BBB, due scalini sopra quello junk, spazzatura, e ha confermato l’outlook negativo di sei mesi fa. L’agenzia americana, avverte che l’Itala resta un “sorvegliato speciale” in quanto il rating potrebbe essere abbassato entro i prossimi 18 mesi se deficit e debito saliranno o in caso di forte deterioramento della situazione sui mercati e per le nostre banche o in caso di politiche che indeboliscano la crescita.

Nell’attesa della decisione dell’agenza lo spread corregge rimanendo però in un’area critica: da oltre 7 mesi il differenziale è sopra quota 230 il che rende estremamente oneroso il rifinanziamento del debito pubblico! Basti pensare che esattamente un anno fa (il 30 Aprile 2018) lo spread era a 122.93 ovvero è quasi raddoppiato negli ultimi 365 giorni. Ma il fattore che preoccupa di più non è tanto il differenziale con il decennale tedesco, ma la differenza di rendimento che separa i BTp dai titoli di altri Paesi periferici. Il caso più eclatante riguarda la Grecia: il premio di rischio che il mercato chiede per investire in titoli greci invece che in BTp è sceso fino a quota 61 punti nella seduta del 25 aprile. Si tratta di un nuovo minimo da oltre 10 anni e una variazione piccolissima considerando che lo spread tra i due Paesi è stato per molti anni tra i 400 e gli 800 punti base. Ancora più impietoso il confronto con i titoli di stato portoghesi che rendono circa 150 punti base in meno rispetto ai BTp e i Bonos spagnoli che nei giorni scorsi offrivano un rendimento fino a 160 punti inferiore.

Operativamente ci apprestiamo ad affrontare la terza settimana consecutiva monca (ovvero di 4 sedute) in quanto mercoledì 1° maggio i principali listini europei rimarranno chiusi! Sarà una settimana particolarmente intensa sul fronte dei risultati societari con la riunione di tantissime assemblee che divulgheranno ufficialmente i risultati di periodo. La affrontiamo con prudenza detenendo in portafoglio un titolo bancario che si avvicina sornionamente al nostro take profit

Fra i titoli interessanti per la prossima seduta, segnaliamo:

Telecom Italia testa per il terzo giorno consecutivo il supporto in area 0.486€ disegnando una interessante Long white. Possibile un tentativo di rimbalzo da questo livello

Atlantia mostra crescente forza relativa archiviando la quinta seduta positiva consecutiva (+4.1%) con i prezzi che toccano i massimi dal 14 agosto. Attendiamo un pullback sulla trendline rialzista scaturente dai minimi del 2 gennaio, per valutare un ingresso a più basso rischio

Generali prosegue il movimento ascendente all’interno del canale rialzista, riportandosi a contatto con la resistenza passante a 17.3€. Una chiusura superiore a questo livello, fornirà un significativo segnale di continuazione rialzista

A2A testa per la quinta seduta consecutiva il supporto in area 1.48€. Possibile un tentativo di rimbalzo da questo livello

Saipem è a un crocevia importante riportandosi a contatto con il supporto in area 4.45€. La violazione di questo livello, potrebbe completare una sorta di testa e spalle ribassista aprendo il campo a una inversione

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