L’inizio del 2018 ha dato segnali simili a quelli 2017 e in modo sorprendente ha generato un immediato e veloce attacco ai massimi dello Stoxx600 posti in area 396.
La chiusura di lunedì a 398,96 unita alla conferma ottenuta ieri oltre i 400, ha decretato i nuovi massimi del principale indice europeo degli ultimi due anni.
Gli obiettivi sono ormai i livelli del 2015 posti in area 415. Anche gli scambi sembrano rifiorire dopo la pausa natalizia ma non tutti i settoriali godono di attenzioni da parte dei big.
La sensazione dopo i primi due giorni effettivi di scambi è che nel 2018 ci sarà molta più selezione nella scelta dei comparti e dei singoli titoli. I principali supporti si confermano nell’ampia area compresa fra 382 e 380 punti.
Analizzando i singoli comparti osserviamo un netto cambiamento rispetto a metà dicembre con ben 12 settori in campo positivo, 4 in campo neutrale e 2 in campo negativo. Fra i settori particolarmente acquistati segnaliamo il settore Auto, Risorse di Base, Costruzioni ed Industriali. Settori importanti e ciclici, sintomo che il mercato prezza al momento un ulteriore allungo del rialzo dell’economia reale. Passano in positivo anche i bancari dopo una lunga fase laterale e sembrano puntare verso i massimi di periodo.
Proprio il settore bancario riporta un interessante rapporto rendimento-rischio. Considerando negativo un ritorno sotto 177 confermato in chiusura, calcoliamo un rischio circa del 7% contro una potenziale fuoriuscita dai massimi posti in area 190/191 che attirerebbe nuovo denaro. Possibili successivi target in area 203/204 con un potenziale dell’8% circa. I manuali dei guru sconsigliano operazioni con rapporti rendimenti-rischio 1:1 ma non sempre la teoria si sposa con la pratica. Tutti gli algoritmi dei bancari sono in fase positiva nonostante la lateralità grafica che suggerisce comunque prudenza.