Sullo Stoxx600 il mirino che aveva puntato ai massimi del 2015 si è improvvisamente rotto e la velocità dell’inversione è stata velocissima. A tal punto da far saltare diversi fondi legati alla volatilità ed innescare un serie infinita di vendite generate anche dagli algoritmi dei fondi Usa.
Difficile rimanere immuni da questo movimento ma pesando correttamente l’esposizione azionaria e rimanendo ligi alle regole si può uscire indenni dalla tempesta e cercare nuove opportunità.
L’Europa è stata così travolta dal rischio inflattivo americano, rischio reale ma non così negativo come i mercati vogliono farci credere. I prezzi però sono chiari: lo Stoxx600 ha prima rotto i supporti in area 397, poi la media mobile di lungo a 385 per avvicinarsi ai minimi di dell’agosto 2017 in area 366. Mentre vi scriviamo l’indice naviga intorno ai 373 punti dopo aver fatto segnare un minimo a 370. Il gap down aperto è impressionante e verrà chiuso a 381,64 punti. Probabile quindi un rimbalzo fino a questi livelli per poi aprirsi una fase di ulteriore volatilità. Da monitorare quindi i supporti in area 370 e 366 mentre gli algoritmi passano in campo neutrale-negativo
Anche nei singoli settori assistiamo ad una vera rivoluzione. Sono sei quelli che rimangono positivi, quattro neutrali e ben otto negativi. La conferma dei settori positivi è in linea con quanto scritto da tempo. Il settore bancario, assicurativo e finanziario mantengono un setup rialzista nonostante la discesa, seguendo il sentiment di un potenziale rialzo dei prezzi globale. Bene anche auto e materie prime. Si confermano invece fanalino di coda i Telecom ed i farmaceutici con una nuova debolezza dell’Oil e dei Media.
Il settore auto storna sui massimi del 2017 ed azzera l’utile da inizio anno. Molti settori si trovano in questa situazione come se si aprisse una nuova partita. Tutto da rifare dopo il primo tempo, si passa al secondo, squadre in forma e spettacolo assicurato. A parte la digressione calcistica, esistono però alcune opportunità da cogliere, sempre tenendo presente che è importante inserire uno stop loss e rispettarlo. Un esempio è Peugeot. Il titolo è rimasto indietro rispetto ad Fca od altri big del settore ma è inserito in una fase laterale che vede un forte allungo della forza relativa e volumi in aumento nelle fasi positive. I principali algoritmi sono ancora in fase neutrale ma potrebbero presto fornire segnali rialzisti sopra l’area a 18,9 euro. Negativo un ritorno sotto 17,5 euro confermato in chiusura