Settimana positiva e meno nervosa negli scambi soprattutto per due fattori che hanno caratterizzato i mercati in Europa ed oltreoceano. Da un lato la cena tra il nostro presidente del consiglio Conte ed il presidente della commissione Juncker che ha permesso di riaprire il dialogo tra Roma e Bruxelles e stemperare i toni della polemica, dall’altro le parole del presidente della Fed, Powell, che ha precisato che sulla politica monetaria e dei tassi d’interesse la Federal Reserve non seguirà un percorso prestabilito, ma si baserà sui dati disponibili di volta in volta.
Questo ha portato immediatamente a ricoperture a Wall Street salita nella seduta di mercoledi del 2,5% e ad un frenata del rialzo del dollaro che era arrivato in area 1,12 contro euro e ritornato verso 1,135. Sul fronte internazionale si attendono anche sviluppi al prossimo G20 in Argentina che si terrà nel week end, soprattutto in materia di dazi tra Usa e Cina.
La minore tensione nell’Eurozona è coincisa con una settimana ricca di aste da parte del Tesoro, che ha potuto emettere a rendimenti inferiori della scorsa, visto lo spread contro Bund decennale tornato in area 290 dopo le punte a 330 nei momenti di maggior nervosismo.
Segnali incoraggianti si erano già visti nelle prime aste sui Btpei a 5 anni e sui Ctz a 2 anni; nello specifico il Ctz 27/11/2020 (codice Isin IT0005350514) è stato collocato sul massimo dell’offerta di 2,5 miliardi co richieste a quasi 4 miliardi, il rendimento è stato dello 0,995% in calo dall’emissione precedente di fine ottobre al 1,626%. Sul Btpei (Isin IT0005329344) 15/5/2023 è stato collocato 1 miliardo contro richieste di 1,65 con rendimento dell’1,45%. In linea con la precedente asta l’offerta di Bot semestrali maggio 2019 (IT0005351090) per 6,5 miliardi con rendimento 0.163%.
Per finire le aste di medio lungo sui Btp a 5 e 10 anni hanno visto il primo calo di rendimento da settembre, con i 2,25 miliardi sul 2,8% dicembre 2028 (IT0005340929) al 3,24% di rendimento contro il 3,37% della precedente; sul Btp a 5 anni 2,45% ottobre 2023 (IT0005344335) i 2 miliardi sono stati collocati al 2,35% in ribasso di 0,23 rispetto alla precedente.
Con questa tornata di aste ci avviamo alla fine dei collocamenti del 2018, infatti il Tesoro ha già annunciato la cancellazione dell’asta prevista per metà dicembre sui Btp.
Anche altri stati dell’Eurozona hanno emesso titoli, la Germania ha offerto fino a 2 miliardi del Bund decennale 15/8/2028, (DE0001102457) collocando 1.683 a rendimento del 0,34% in ribasso dal 0,42% precedente.
Un mercato più tranquillo è stato anche propulsivo al primario corporate che ha visto un incremento dell’attività dopo un periodo di minori emissioni per l’instabilità dei rendimenti.
Deutsche Post ha emesso 750 milioni a 10 anni con rendimento a ms+82 e cedola del 1.625% (Isin XS1917358621). Il titolo ha rating A3/BBB+ ed ha ricevuto richieste di sottoscrizioni per 1.5 miliardi, il taglio s’indirizza anche agli investitori retail con taglio minimo di mille euro con multipli di mille.
Credit Agricole ha optato per un green bond a 5 anni per un miliardo con linea guida di ms+55, in linea con la previsione. Il titolo che ha rating A1/A+/A+ ha una cedola del 0,75% ed è stato emesso a 99,503 esprimendo un rendimento del 0.852%. L’Isin è FR0013385515 con taglio minimo di sottoscrizione 100mila euro e multipli di 100mila.
La società chimica austriaca Borealis ha emesso 300 milioni con scadenza 2025 e cedola dell’1,75%. Nella politica di attenzione degli emittenti della zona austro-tedesca per il segmento retail, anche questo titolo segue la linea con addirittura un minimo di sottoscrizione di 500 euro con multipli di 500 (Isin AT0000A24UY3).
Ritorna sul mercato euro il London Stock Exchange che detiene anche la Borsa italiana, con un nuovo titolo a scadenza 2027 per 500 milioni e tasso dell’1,75%. Il taglio minimo è mila euro con multipli di mille euro, rating A3 ed Isin XS1918000107.
Tra gli stati è la volta della Russia che torna ad emettere in euro per un miliardo con scadenza a 7 anni. Il titolo (Isin RU000A0ZZVE6) ha una cedola annuale del 2,875% ed essendo stato emesso a 99,221 ha un rendimento a scadenza del 3%. Il rating è Ba1/BBB-/BBB- con taglio minimo di 100mila euro con multipli di 100mila.
Molta attenzione degli investitori per l’area dollaro e la possibilità di avere sui titoli in questa divisa ancora tanti emittenti che portano tagli retail da 1k-2k. Nei giorni scorsi Banca Imi ha quotato due titoli da 300 milioni ciascuno con scadenza novembre 2020 e 2023. Il primo ha una cedola annuale del 4,5% (XS1895776562), mentre il secondo ha cedola del 5,5% (XS1895777370); per entrambe il taglio minimo è di 2mila euro con multipli di 2mila con quotazioni anche su Mot/Etlx di Borsa Italiana.
Tra le piccole emissioni spicca la Bialetti, nome noto nel mondo dei casalinghi, con 17 milioni di titoli a tasso variabile con scadenza 2023 tutti sottoscritti dalla Sculptor Investments.
Tra gli emittenti pronti per nuove emissioni la Edenred per un titolo a 7 anni ed il Banco di Sabadell con un subordinato tier 2.